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quotidiano l'Adige quotidiano il Trentino


Trento, 16 luglio 2009
Primiero: S. Martino-Rolle
sarÀ un'opera pubblica

Sì unanime alla mozione di Bombarda.
da l’Adige di giovedì 16 luglio 2009

Un'unanimità straordinaria. Il dispositivo emendato della mozione proposta da Roberto Bombarda (Verdi) per chiedere la sospensione del collegamento San Martino-Rolle, ha ieri incassato il sì di tutti i consiglieri provinciali presenti. Che si sono invece spaccati sulla premessa politica (10 favorevoli, 10 contrari e 6 astenuti), contenente forti critiche all'iter di approvazione del progetto. Dunque, la giunta provinciale è stata formalmente impegnata «a procedere ad una verifica del progetto a livello tecnico, entro 90 giorni».

Ma a scanso di equivoci, dopo aver ascoltato gli interventi, tutti favorevoli alla mediazione (hanno parlato, dopo l'illustrazione di Bombarda: Filippin della Lega nord, Ferretti della Civica per Divina, Viola del Pdl, Dallapiccola del Patt, Depaoli dell'Upt, Nardelli del Pd), il vicepresidente e assessore competente Alessandro Pacher ha chiarito a tutti cosa la Provincia intenda fare: un'opera pubblica, dunque pagati coi soldi di tutti. «Credo che il Comitato provinciale per l'ambiente abbia fatto davvero il suo lavoro - ha dichiarato l'assessore - quando è stato chiamato a valutare le 5 alternative possibili. Ma qui si tratta di rileggere tutto da un altro punto di vista, che possa garantire criteri di funzionalità, di sostenibilità ambientale ed economica. Con un'avvertenza: adesso, stiamo parlando di un collegamento di mobilità pubblica. Dunque, badate bene: se un impianto di risalita dev'essere un'infrastruttura economicamente sufficiente e capace di produrre utili, un'infrastruttura legata al trasporto pubblico risponde ad altri parametri. Il nostro obiettivo è ora quello di mettere in correlazione due segmenti di territorio, non due aree sciabili. Cosa potrebbe essere un sistema capace di legare due località così belle e importanti come Rolle e San Martino? Di per sé, potrebbe essere capace di richiamare flussi turistici importanti anche fuori stagione. E quindi, due certezze consegno all'aula, alle comunità locali e agli operatori interessati: c'è la ferma volontà della Provincia di operare perché il collegamento sia realizzato nei tempi dati. Non si riprenderanno in mano le 5 ipotesi originarie, ma una nuova soluzione infrastrutturale come mezzo di trasporto pubblico».

Dunque, un'opera pubblica, capace di superare tutte le riserve, ambientaliste e locali, e tutte le difficoltà legate al finanziamento privato come alla ricapitalizzazione delle società impiantistiche. La «cremagliera» S. Martino-Rolle (se questa sarà la soluzione), insomma, non sarà legata ad interessi privati. Ma sarà capace di rispondere anche all'interesse degli imprenditori di creare un collegamento tra le due località, per accrescere l'afflusso turistico, garantendo così alle località e alle imprese il necessario ossigeno. Una soluzione salutata con favore anche nelle repliche e nelle dichiarazioni di voto. Bombarda: «Noto un cambio di marcia tra queste due legislature. Peccato per la Pinzolo-Campiglio, perché anche lì si sarebbe potuto trovare una soluzione migliorativa». Filippin: «Pagherà la collettività, ma va bene così. Rispetto ad un contributo a fondo perduto a privati e finalizzato al solo aspetto sciistico, meglio una struttura pubblica che colleghi due territori, a carico della di tutti. Così si salvano sicuramente il parco naturale e i laghi di Colbricon». Borga (Pdl) : «Un risultato senz'altro positivo, perché la tutela del territorio è un obiettivo che tutti dobbiamo perseguire, oltre gli ideologismi».

Nel corso del dibattito, è stata sottolineata da molte parti la grande convergenza tra forze politiche su questo caso, sperimentata nella terza commissione presieduta da Bombarda. Ed è stata rimarcata l'importanza di cominciare a dare corso concreto al nuovo riconoscimento delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità, avvenuto due settimane fa a Siviglia.

 



Trento, 16 luglio 2009
San Martino - Rolle tutti d’accordo «Nuovo progetto»
Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’emendamento sostitutivo presentato
dal consigliere Roberto Bombarda

dal Trentino di giovedì 16 luglio 2009

L’intero consiglio provinciale ha votato l’emendamento sostitutivo presentato dal verde Roberto Bombarda per individuare un progetto alternativo per il collegamento funiviario fra San Martino di Castrozza e Passo Rolle. L’ipotesi della cremagliera piace, ma tutti guardano ai 90 giorni di tempo che si è data la Provincia per trovare - ascoltando la gente - il progetto meno impattante.

Ieri pomeriggio in consiglio provinciale è stato discusso e approvato all’unanimità l’emendamento alla mozione presentata dal consigliere Roberto Bombarda, riguardo il progetto di collegamento funiviario San Martino Passo Rolle. Tale emendamento (sottoscritto da Depaoli, Lunelli, Zeni, Chiocchetti, Magnani, Dallapiccola e Firmani), contiene la richiesta alla giunta provinciale a procedere alla valutazione di un’ipotesi progettuale alternativa a quella originaria, che tenga maggiormente in considerazione l’impatto ambientale. Tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo nell’affermare l’assoluta necessità del collegamento tra le due aree. Bombarda tiene a sottolineare come sia la modalità del collegamento a dover essere ripensata. «Il progetto precedentemente approvato prevederebbe la costruzione di un impianto che andrebbe ad interessare la zona dei laghetti di Colbricon, uno dei luoghi più importanti del Trentino per motivi turistici e archeologici». Oltre a questo, a parere del consigliere dei Verdi, il ricorso della Sat alla Commissione europea e il riconoscimento da parte dell’Unesco delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità, sono fatti che dovrebbero da soli far riflettere sul fatto che quella zona vada preservata. Posizione questa condivisa anche da Marco Depaoli e Luigi Chiocchetti che sottolinea la presenza nella mozione di un limite temporale di tre mesi, a garanzia dell’impegno preso dalla Provincia «affinché la questione non venga rimandata all’infinito». Anche Giuseppe Filippin (Lega) esprime soddisfazione per la mozione presentata da Bombarda.

 Mauro Ferretti, ricordando che «non sempre la soluzione più economica è la migliore», chiede soprattutto che venga data importanza alla tutela, anche per il futuro, della zona dei laghi di Colbricon. Michele Dallapiccola crede che la sospensione dell’iter sia opportuna, soprattutto perché una parte della popolazione del Primiero ha espresso parere contrario ed è giusto che venga ascoltata per trovare una soluzione condivisa. Michele Nardelli sottolinea come questo ripensamento possa essere visto come un fatto positivo di «ascolto della società civile da parte delle istituzioni».

 In Primiero, la notizia della sospensione del progetto è stata accolta con sorrisi. «L’importante è che rimanga sempre in piedi l’ipotesi del collegamento con Rolle che è una operazione strategica per il futuro turistico della valle - dice il presidente della locale Apt Antonio Stompanato - ben venga questa ipotesi alternativa (la cremagliera) lanciata dal vice presidente Pacher; basta che poi venga veramente portata avanti». Dall’altra parte Nicola Chiavarelli, esponente di punta dell’ambientalismo locale, puntualizza che la possibilità di un collegamento fra San Martino di Castrozza e Rolle attraverso una cremagliera, «è molto alta ed ambiziosa, ma non vorrei che diventasse irraggiungibile».

 Positivo il parere di Flavio Taufer, esponente di “Primiero viva”: «Ci sembrano concreti gli intenti dimostrati a livello di Trento e mi sembra importante la determinazione con la quale si intende risolvere il pasticcio del collegamento con il Rolle».

 

     

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